Deglutizione deviante

Per deglutizione deviante si intende il permanere, dopo lo svezzamento, ma soprattutto in seguito all’eruzione dei denti, di un meccanismo deglutitorio infantile, ovvero caratterizzato da movimenti muscolari dell’apparato stomato-gnatico non specifici e poco coordinati.

 

Spesso si osserva una spinta linguale anteriore, con la lingua interposta tra le arcate dentali, con conseguente mantenimento della bocca aperta, respirazione orale e malocclusione.

Altri sintomi della deglutizione deviante sono:

  • muscolo mentoniero ipercontratto o ipertrofico (contrazione eccessiva);
  •  i muscoli masticatori, in particolare il massetere, poco contratti;
  • alterazione dell’occlusione dentale (II e III clase);
  • possibile naso stretto e apertura delle narici ridotta (per il mancato utilizzo delle narici che vengono sostituite con la cavità orale);
  • contrazione dei muscoli labiali compensatoria per assicurare una buona chiusura della cavità orale;
  • alterazione dei punti d’articolazione di alcuni fonemi, in particolare dei fonemi africati (ci, gi,z), ma anche fricativi (sigmatismo interdentale);
  • alterazioni del morso:
    – morso aperto: gli incisivi superiori non sono in contatto con gli incisivi inferiori;
    – morso coperto: gli incisivi superiori coprono oltre i 2 mm quelli inferiori;
    – morso in testa: gli incisivi superiori ed inferiori si toccano sui rispettivi bordi;
    – morso incrociato: gli incisivi inferiori coprono quelli superiori .

La deglutizione deviante viene evidenziata mediante:

  1. l’osservazione del comportamento spontaneo durante più atti deglutitori di cibi a consistenza diversa (liquidi, solidi, semisolidi),
  2. la deglutizione della saliva, la fase di preparazione orale;
  3. fase orale (la masticazione del cibo nella bocca);
  4. i rapporti dimensionali tra il mascellare superiore ed inferiore,
  5. la posizione della lingua riposo,
  6. la struttura del viso,
  7. la respirazione,
  8. il timbro della voce (risonanze nasali indicano disfunzioni del velo palatino),
  9. l’esecuzione di prassie in sequenza prolungate nel tempo (precisione e resistenza)
  10. la produzione di specifici fonemi

Durante l’esame, vengono raccolte informazioni relative a:

  • abitudini viziate (dito, ciuccio, biberon o altro, che possono mantenere una deglutizione deviante)
  • tipo di alimentazione (magia consistenze varie)
  • patologie otorino laringoiatriche (tonsille, adenoidi)
  • l’abitudine a soffiarsi il naso, l’igiene nasale, la presenza di bruxismo, patologie otorino laringoiatriche, ecc.

 

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La deglutizione deviante può avere varie cause:

  • psicologiche: ha carattere transitorio relativa ai momenti emotivamente importanti;
  • scheletriche: determinata dall’alterazione nei rapporti tra il mascellare superiore ed inferiore;
  • otorinolaringoiatriche: causata dalla presenza di adenoidi o tonsille (tessuto linfatico del naso e dell’orofaringe) la cui crescita risulta sproporzionata rispetto alla crescita verticale dello scheletro facciale. Ciò provoca l’ostruzione delle cavità nasali, nel caso delle adenoidi, e dell’orofaringe, nel caso delle tonsille. Si instaura una respirazione orale obbligatoria ed una protrusione linguale anteriore (la lingua si sposta in avanti), per l’ingombro nell’area posteriore della cavità orale;
  • frenulo linguale troppo corto: determina un impedimento al corretto movimento linguale (la lingua non riesce ad innalzarsi completamente sul palato);
  • anatomiche: palatoschisi e macroglossia (dimensioni linguali eccessive rispetto a quelle dei mascellari);
  • abitudini viziate: succhiare il dito, utilizzare a lungo il ciuccio o il biberon, rosicchiare le unghie, ecc.
  • altre patologie: la deglutizione deviante può essere associata ad altre patologie e sintomi, quali l’ipotonia muscolare generalizzata, cerebrolesioni, malattie del sistema nervoso, dismorfismi di vario tipo dell’apparato stomatognatico.

Come si interviene?

Una volta determinata la causa, gli interventi si diversificano.

  • Se la deglutizione deviante è dovuta a fattori generali e locali, è necessario intervenire ripristinando, anche chirurgicamente, la corretta struttura/dimensione dell’apparato stomatognatico. Quindi l’intervento dell’ortodontista e/o del chirurgo maxillofacciale e/o del posturolo e/o otorinolaringoiatra, ecc… e solo in un secondo momento verrà valutata una terapia logopedica.
  • Se la causa della deglutizione deviante è il persistere di un meccanismo infantile, allora l’intervento sulle funzioni facio-oro-deglutitorie risulta prioritario. In altri casi, il lavoro di tutti gli specialisti, alcuni denominati in precedenza, può alternarsi nel corso della terapia.

Per eliminare la deglutizione deviante servono esercizi, tempo, costanza e grande motivazione. Il bambino viene coinvolto attivamente nello svolgimento della terapia, che nel primo periodo risulta intenza, mentre in un secondo momento si caratterizza per controlli periodici. Gli obiettivi saranno:

  1. percezione
  2. respirazione
  3. rinforzo/rilassamento muscolare
  4. acquisizione corretta postura linguale
  5. mantenimento

Per la RESPIRAZIONE si prevedono esercizi di rinforzo/allenamento della respirazione nasale, previa eliminazione delle strutture che l’hanno provocata (adenoidi).

Per il RINFORZO MUSCOLARE si prevede l’esecuzione di prassie che coinvolgano labbra, lingua, masseteri. Gli esercizi sono prassie singole ed in sequenza, con o senza l’utilizzo di materiale bottoni, piccoli cilindri da legare ad un filo e sollevare usando la lingua, per esempio) per aumentare i tono muscolare. Produzione di sequenze di fonemi, da labio-palatali-anteriori a linguo-alveolari, per allenare i vari distretti muscolari linguali. In alcuni casi può essere necessario inserire attività di rilassamento per quei muscoli che, come forma di compenso, siano ipercontratti.

Per l’acquisizione della corretta postura linguale si acquisisce posizionandola lingua dietro la papilla retro-incisale. Prendere consapevolezza della corretta postura e mantenerla rappresenta la fase iniziale e più importante della terapia. Questa postura infatti, evita la protrusione linguale contro le arcate dentali, ma anche contro le labbra. Una volta acquisita la corretta postura, verranno utilizzati piccoli elementi (pastine, caramelle o piccoli elastici) al fine di mantenere la corretta postura per un tempo maggiore. Inoltre verranno associate, mentre la lingua si trova in posizione corretta, prassie labiali. In seguito verranno introdotti gli alimenti: liquidi, solidi e semisolidi. La corretta postura linguale e la corretta contrazione dei muscoli masticatori, verrà mantenuta prima in seduta, poi a casa durante un pasto completo.

Dopo i primi 8 incontri, verranno programmati dei controlli longitudinali. Durante il periodo di riposo dagli incontri con il terapista, è fondamentale proseguire gli esercizi quotidianamente.